Il surimi sembra un prodotto fresco, veloce e leggero, ottimo per piatti semplici ma invitanti. Quanti sanno però cosa contiene veramente?
Nasce come prodotto legato alla tradizione giapponese e qui in Italia originariamente veniva ottenuto dall'utilizzo del merluzzo Alaska pollack, mentre ora entrano nella preparazione varie tipologie di pesce dalla difficile identificazione, come suri, carpa asiatica e sgombro di Atka.
Le difficoltà nell'identificazione sono legate al fatto che nel surimi vengono impiegati scarti e ritagli di pesce che poi vengono triturati, compressi e addizionati con altre sostanze e aromi.
Nell'immaginario collettivo questo prodotto è costituito da polpa di granchio, ma di questo non ce ne è praticamente neanche l'ombra. Sono la forma data alla carne di pesce macinata e le sostanze additive che fanno volutamente assomigliare il surimi alla polpa di granchio.
In percentuale, nel prodotto finito, il pesce (o meglio gli scarti del pesce) è presente al 30-40%, per il resto troviamo fecola di patate o altri farinacei, olio di colza o di palma, albume d'uovo, spezie e aromi vari, glutammato monosodico ed altri esaltatori di sapidità. Il contenuto di proteine risulta anche piuttosto basso, intorno al 7%.
Meglio quindi un'insalata di mare con prodotti freschi o pesce azzurro, sicuramente più sano, più nutriente ed anche più economico!
Meglio quindi un'insalata di mare con prodotti freschi o pesce azzurro, sicuramente più sano, più nutriente ed anche più economico!
