Quello che non sapete sul kiwi!


Se pensavate che a detenere il primato di contenuto di vitamina C fossero gli agrumi vi sbagliate! Il kiwi li supera di parecchio. Pompelmo, limone e arancia contengono tra 40 e 50 mg di vitamina C per 100 g di prodotto, mentre il kiwi ben 85 mg!
Questo frutto è originario della Cina e del Giappone e il suo arrivo in Europa risale al 1800. Il nome viene dalla Nuova Zelanda, paese che agli inizi del 1900 ne iniziò la coltivazione, e in particolare dal kiwifruit, il tipico uccello di questa nazione. 
Ritornando alle proprietà del kiwi, è sufficiente consumare un frutto al giorno per assumere la dose giornaliera raccomandata di vitamina C. L'80% del peso è costituito da acqua e l'11% da zuccheri. Il kiwi svolge un'azione dissetante, depurativa, rinfrescante e diuretica. Contiene quantità apprezzabili di calcio, magnesio, potassio e fosforo. Essendo inoltre ricco di fibra, contribuisce a migliorare la funzionalità intestinale se assunto con regolarità.
Può essere consumato dai diabetici, mentre per i bambini si raccomanda di introdurlo nell'alimentazione solo dopo il primo anno di età in quanto potrebbe scatenare fenomeni allergici.
Il kiwi si conserva in frigorifero per 30 giorni oppure a temperatura ambiente per 10-15 giorni. Per accelerarne la maturazione mettetelo nel cesto della frutta insieme a mele e pere!

Primavera...che stanchezza!

Anche se dal meteo non si direbbe, la primavera ormai è arrivata e con lei quell'inevitabile senso di stanchezza e spossatezza che tutti, o quasi tutti, conosciamo.
Dal punto di vista biologico una spiegazione esiste ed è da ricercarsi nell'aumento delle ore di luce che agiscono sul nostro cervello influenzando i ritmi sonno-veglia. Proprio per tale motivo in questo periodo sentiamo la necessità di dormire di più. Il fenomeno quindi è del tutto normale e i sintomi dell'affaticamento, legati all'inizio della primavera, scompaiono da soli nel giro di qualche settimana.
L'alimentazione però, anche in questo caso, può venirci in aiuto per combattere e ridurre la stanchezza e ritrovare la giusta energia! Gli alimenti migliori da questo punto di vista sono frutta e verdura fresche, da consumare nella misura di 5 porzioni al giorno, che ci consentono di fare il pieno di sali minerali e vitamine! Non devono mai mancare cereali, meglio se integrali, e legumi, mentre è consigliabile preferire il pesce azzurro, ricco di Omega 3, alla carne. Per evitare di appesantire la digestione e il lavoro del fegato vanno ridotti i cibi ricchi di grassi e di zuccheri semplici, come creme, salse, bevande zuccherate, snack ipercalorici, formaggi e insaccati.
Un aiuto in più può venire dai probiotici, che stimolano il sistema immunitario, e da tisane e infusi disintossicanti e antiossidanti che aiutano a depurare il nostro organismo dalle scorie.
Da non dimenticare: bere circa 2 litri di acqua al giorno, magari con qualche goccia di limone e...BUONA PRIMAVERA A TUTTI!!!

ATTENTI AL SALE!

I dati sul consumo di sale nel nostro Paese sono allarmanti. Da uno studio effettuato dall'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare emerge che l'assunzione di sodio nella popolazione italiana corrisponde a quella derivante da un consumo di sale pari a circa il doppio della quantità raccomandata dall'OMS, corrispondente a 5 grammi al giorno. 
Neanche chi dovrebbe regolarne l'assunzione per questioni di salute ha adottato misure adeguate: il 90% degli uomini e l'80% delle donne ipertese eccede infatti i livelli raccomandati.
Se vi state chiedendo quale sia l'importanza di moderare il consumo di sale, vi basti sapere che è ampiamente riconosciuto come un suo eccesso nell'alimentazione aumenti il rischio di patologie quali osteoporosi, malattie cardiovascolari  e tumori.
Cosa fare dunque per limitarne il consumo?
Da un lato le associazioni di categoria stanno facendo la loro parte impegnandosi a ridurre l'utilizzo del sale nella preparazioni di prodotti come il pane confezionato, la pasta fresca e i surgelati. 
Dall'altro dobbiamo essere noi stessi a controllare le etichette alimentari quando facciamo la spesa, scegliendo prodotti che non contengano sale aggiunto. Dobbiamo quindi verificare che non sia presente sodio, cloruro di sodio, fosfato monosodico, glutammato di sodio, benzoato di sodio, citrato di sodio.
Scegliamo poi di preparare il più possibile in casa i cibi che consumiamo, senza dover ricorrere a piatti industriali, sughi pronti o cibi in scatola. Limitiamo l'uso di salse o condimenti contenenti molto sodio e utilizziamo invece erbe e spezie che ci consentono di preparare pietanze gustose e appetitose riducendo l'aggiunta di sale.
Se nonostante queste accortezze il piatto vi risulti ancora insipido, aggiungete un pizzico di sale, ma che almeno sia iodato!

Il carciofo, un prezioso alleato per la salute!

Sarà che io ne sono particolarmente ghiotta, ma oggi voglio parlarvi di questo ortaggio straordinario, il carciofo, che potremo gustare ancora per un po' sulle nostre tavole!
Pochi sanno che l'introduzione della pianta di carciofo in Occidente avvenne grazie agli Arabi. In italia si diffuse intorno al XV secolo, ma non fu immediatamente apprezzato.
Col passare del tempo gli fu resa però giustizia, tanto che oggi sono note e riconosciute le sue proprietà organolettiche e culinarie.
I carciofi sono ricchi di acqua, costituiscono un'ottima fonte di potassio e sono quasi completamente privi di grassi. Per preservare il loro contenuto vitaminico è consigliabile consumarli crudi, conditi con olio e limone.
L'alto contenuto di fibre rende questo ortaggio particolarmente prezioso perché: aumenta il senso di sazietà, migliora le funzioni intestinali ed è importante per la prevenzione dei tumori dell'intestino, in quanto favorisce la diluizione e la più rapida eliminazione di eventuali sostanze cancerogene. Risulta utile anche per la riduzione del rischio di diabete e delle malattie cardiovascolari. La fibra alimentare infatti modula l'assorbimento degli zuccheri evitando un'innalzamento troppo elevato della glicemia dopo i pasti, e riduce i valori del colesterolo nel sangue grazie a diversi meccanismi biologici!
Infine il carciofo è un ottimo depurante grazie alla presenza di "cinarina", un principio attivo che favorisce la secrezione biliare e la diuresi.
I carciofi si conservano meglio crudi, a temperatura ambiente per 3 giorni o in frigorifero fino a 7 giorni. Una volta cotti è preferibile consumarli in breve tempo.
Per assicurarsi della loro freschezza all'acquisto, controlliamo che l'infiorescenza sia soda e piena, il peso elevato in relazione alle dimensioni, lo stelo turgido, la foglia verde intenso e le brattee carnose e serrate.
Allora che aspettate? Approfittate della stagione per integrare i carciofi nella vostra dieta! Sono ottimi per preparare gustose insalate o come condimento per pasta o riso!

PERICOLO ORMONI



Nonostante in Italia sia vietata la somministrazione di sostanze per favorire l'aumento ponderale degli animali negli allevamenti, il 15% dei campioni analizzati evidenzia una non conformità! Viene quindi praticata la somministrazione di anabolizzanti, ormoni e altri medicinali tossici e cancerogeni per aumentare la massa muscolare degli animali.
Un interessante articolo pubblicato su "il fatto alimentare" illustra quanto sia difficile identificare queste sostanze nel corpo degli animali. Se i controlli vengono infatti effettuati dopo la macellazione, il rischio è che non rimanga traccia della frode, perché ciò che viene somministrato illecitamente all'animale viene metabolizzato dal suo organismo. Questa è la ragione per cui molti dei controlli danno esiti negativi.
Fondamentale lo sviluppo di studi, alcuni già avviati, per la messa a punto di test in grado di consentire un monitoraggio serio ed affidabile delle carni che portiamo sulla nostra tavola.
Nel frattempo tutti dovremmo porci una domanda: quanto dovremmo aspettare prima che la salute e la sicurezza dei consumatori diventi prioritaria rispetto al raggiungimento dei profitti?
Quello che ognuno di noi può fare è informarsi e vigilare. Con il mio blog spero di fare anche questo e di essere d'aiuto a chiunque voglia saperne un po' di più riguardo a ciò che circonda l'immenso campo dell'alimentazione e della nutrizione!

PARLIAMO DI GRAVIDANZA!

A seguito delle tante richieste che ho ricevuto, ecco a voi uno schema che può essere d'aiuto alle #donne in #dolceattesa per gestire la propria #alimentazione in un momento così importante e delicato.

Non dimentichiamo che in #gravidanza non è assolutamente necessario mangiare per due, anzi. In realtà, l'aumento del fabbisogno calorico non è così elevato. 
Importantissimo invece è praticare #attivitàfisica, come #nuoto o #ginnastica dolce, oppure fare ogni giorno #passeggiate di almeno 30 minuti. Tutto questo aiuta a preservare il #tonomuscolare, a #nonaumentaredipeso, a mantenere l'#alvoregolare e a tenere alto l'#umore! 
Per maggiori informazioni o per avere una consulenza non esitate a contattarmi.